Da anni Send è impegnata in azioni di Orientamento alle scelte consapevoli e nella realizzazione e conduzione di sportelli permanenti di orientamento nel territorio. L’esperienza maturata con i nostri SPOQ – SPortelli di Orientamento di Quartiere ci ha permesso di rispondere prontamente alla richiesta di realizzare un corso di formazione per gli operatori di Naka, un ente no profit del territorio. L’esigenza di Naka ha riguardato la necessità di acquisire competenze utili alla gestione di uno sportello solidale nel Quartiere Capo, a Palermo. Send ha già avviato due punti SPOQ (Booq Kalsa e Spazio Donna Zen, nel quartiere dello Zen).
Abbiamo realizzato un corso di formazione che potesse veicolare le competenze e le conoscenze multidisciplinari che caratterizzano lo spazio di Orientamento dei nostri sportelli. Non solo strumenti, quindi, ma un approccio che mette al centro l’utente nel suo percorso di autorealizzazione e di esplorazione di sé, con un’attenzione al contesto sociale e temporale.
L’orientamento è un luogo che va inteso nel presente, poiché tratta specificatamente il tema del “lavoro”, che è connotato dalla dimensione sociale ed esistenziale e va ben oltre gli aspetti materiali ed oggettivi. Definire il “lavoro”, dunque, richiede uno sforzo costante e continuo, e la sua definizione è mutevole come è mutevole la stessa società in cui il lavoro si immagina e si realizza. Nel tempo si è passati da una visione svalutante del lavoro manuale, ad un lavoro inteso come dono divino. Rivoluzione di pensiero che pone le basi per il concetto di lavoro nel mondo moderno, come occasione di autorealizzazione personale. Poi, negli anni 80, con l’epoca dell’infedeltà, il patto sociale che garantisce il lavoro viene a mancare ed ha inizio un’erosione delle tutele dei lavoratori. Da qui si pongono le basi del Neoliberismo, in cui il lavoro precario alimenta un approccio solipsistico e di performance del lavoratore, e la relazione con il datore di lavoro diviene iniqua. Aumentano i lavoratori autonomi e le carriere divengono non lineari.
Negli ultimi anni si assiste ad un cambiamento del rapporto con il lavoro.
Oggi, il processo di disaffezione al lavoro (ad ogni condizione) è in costante aumento. Lo testimonia il fenomeno delle Grandi Dimissioni che caratterizza questo periodo. Gli esperti di selezione del personale che conducono colloqui di selezione per conto di alcune delle principali multinazionali presenti in Italia rilevano un cambiamento nell’approccio al colloquio: sono sempre di più i candidati che rifiutano un’offerta di lavoro dopo essersi informati sulle condizioni contrattuali e sul clima che caratterizza l’ambiente di lavoro. Riecheggiano le parole del celeberrimo scrivano Bartleby che con la sua ridondante “avrei preferenza di no” ammutolisce il povero avvocato che infruttuosamente tenta di offrirgli una via d’uscita dal suo immobilismo, e più precisamente una nuova via d’entrata nei crismi della società. E, se come afferma Emerson, l’indipendenza dell’individuo è possibile entro i limiti della società, sicuramente questi confini sono mutevoli, e sono mutati.
Gli sportelli di orientamento risentono, nelle voci e nelle storie delle persone che incontriamo, di questo mutamento sociale, di questo cambio di prospettiva.
Sono sempre di più gli occupati che si rivolgono allo sportello per cercare un nuovo lavoro o che cercano supporto psicologico per elaborare il desiderio di dimettersi, per condividere senza vergogna o timore di giudizio, questa necessità. Il tema del benessere è un sottofondo che accompagna i colloqui, ed è in aumento, prima di tutto, la ricerca di un buon lavoro, vale a dire un lavoro che metta al centro il benessere delle persone.
In questi cambiamenti l’Orientamento, come spazio di azione, deve cambiare. E l’Orientatore deve adeguare la propria azione ai mutamenti del lavoro, del suo mercato e soprattutto di chi lo vive.
La sfida nel trasferire il nostro approccio ci ha quindi impegnati, prima di tutto, in una riflessione sul modo in cui è cambiata la domanda dei beneficiari dello sportello SPOQ. Il lavoro sta diventando sempre di più uno strumento di reddito, e non necessariamente una vocazione da perseguire con impegno assoluto.
E’ divenuto sempre più importante offrire uno spazio non solo informativo e orientativo, ma anche e soprattutto di supporto alla scelta, in cui lo spazio dello sportello offre l’opportunità di riflettere non solo sul lavoro in sè (presente o desiderato) ma anche sulla relazione con il lavoro, e sul rapporto tra identità e professione.
A partire da questi aspetti abbiamo strutturato un corso di formazione suddiviso in 7 incontri della durata di quattro ore ciascuno.
Ecco una panoramica dei temi affrontati durante il corso:
- Introduzione all’Orientamento Professionale: La prima sessione ha fornito una definizione chiara e approfondita dell’orientamento professionale, evidenziando la sua importanza e le diverse fasi: accoglienza, orientamento di I° livello e orientamento di II° livello. Inoltre, sono state esplorate le competenze, le conoscenze e le responsabilità dell’Orientatore, ponendo l’accento in particolare sul modello SPOQ che Send realizza nel territorio.
- Strumenti e Attività di Orientamento: Nel secondo incontro i partecipanti hanno appreso come profilare gli utenti e come condurre attività individuali e di gruppo. Sono state condotte attività esperienziali di elaborazione di strumenti di ricerca lavoro come il CV e la lettera di presentazione, ed esplorato il funzionamento dei portali di ricerca lavoro.
- Approfondimento sugli Strumenti di Orientamento: Il terzo incontro ha approfondito ulteriormente le tecniche di supporto alla ricerca di lavoro e l’uso avanzato degli strumenti di orientamento e accompagnamento al lavoro, ai fini di una ricerca attiva di lavoro attraverso il coinvolgimento dei beneficiari dello sportello.
- Sistema Educativo e Formazione Professionale: Il quarto incontro ha offerto una panoramica sul sistema educativo italiano e sul sistema formativo regionale. Inoltre, sono state esplorate le opportunità di mobilità internazionale offerte dal programma Erasmus.
- Politiche Attive per la Promozione dell’Occupazione: Nel quinto incontro, i partecipanti hanno studiato l’approccio e gli strumenti per la promozione dell’occupazione attraverso le politiche attive, comprendendo le potenzialità e l’utilità al fine di offrire opportunità di potenziamento e crescita del profilo professionale e dell’occupabilità.
- Promozione e Comunicazione dello Sportello di Orientamento: Il sesto incontro ha trattato tecniche di pubblicità e presentazione dei servizi offerti dallo sportello di orientamento. Sono state esaminate la Carta dei servizi e le strategie di coinvolgimento dei destinatari.
- Monitoraggio e Valutazione dell’Intervento di Orientamento: Il corso si è concluso con due sessioni dedicate al monitoraggio e alla valutazione dell’intervento di orientamento, inclusi gli strumenti di rilevazione e reportistica e la valutazione dell’impatto e dei risultati ottenuti. È stato inoltre presentato il modello SPOQ (Sportello Solidale), un servizio orientativo che coopera in modo integrato con gli altri servizi sociali attivi nel territorio.
Al termine del corso, gli operatori di Naka hanno partecipato a 12 ore di affiancamento con i nostri operatori presso gli sportelli SPOQ attivi nel territorio. Ciò ha consentito loro di mettere in pratica le competenze acquisite e di familiarizzare con gli strumenti di orientamento e con le tecniche di colloquio.
Il corso, incentrato su una metodologia operativa e pratica, con role playing e simulazioni, ha fornito ai partecipanti le competenze necessarie per gestire uno sportello solidale, ed ha dato modo di veicolare il modello SPOQ anche in un territorio come il Capo di Palermo. Send continua così il suo impegno nella formazione, contribuendo alla crescita professionale degli operatori e al miglioramento dei servizi offerti al territorio, in un’ottica di Comunità.