Un anno insieme alla famiglia di Shapoor: a che punto siamo?
Un anno fa la famiglia di Shapoor arrivava a Palermo grazie a una raccolta fondi organizzata da Moltivolti, riuscendo a fuggire dall'Afghanistan e a giungere in Italia, al sicuro. In partnership con Moltivolti e Arci Palermo e grazie a un progetto finanziato dall'Unione Buddhista Italiana, da Send li abbiamo seguiti e accompagnati in un percorso di formazione, orientamento e inserimento lavorativo.

Un anno fa la famiglia di Shapoor arrivava a Palermo grazie a una raccolta fondi organizzata da Moltivolti, riuscendo a fuggire dall’Afghanistan e a giungere in Italia, al sicuro.

Un nuovo inizio per dieci persone, tra cui sei donne e due bambini, che stavano vivendo l’inferno in terra, la cui vita è stata sconvolta dall’invasione talebana e che da mesi non lavoravano, non andavano a scuola e vivevano nella paura e nell’angoscia di una dittatura sanguinaria.

Così come la comunità cittadina ha reso possibile il loro arrivo raggiungendo in poche ore la cifra-obiettivo della campagna di crowfunding, allo stesso modo la rete associativa palermitana ha costruito un percorso di inclusione sociale e lavorativa grazie a un progetto finanziato dall’Unione Buddhista Italiana, che ci ha visto lavorare al fianco di Moltivolti e dell’Arci Palermo.

Da Send abbiamo preso in carico 5 membri adulti della famiglia e li abbiamo accompagnati in un percorso di formazione, orientamento e inserimento lavorativo.

Siamo partiti con le attività di progettazione e realizzazione dell’orientamento al lavoro di gruppo, 6 incontri tra aprile e luglio 2022, in presenza del nostro mediatore linguistico, su alcuni argomenti principali: la presentazione di SEND e delle attività del progetto, il mercato del lavoro in Italia e il passaggio dalla formazione al lavoro e le professioni, gli strumenti di ricerca lavoro, la presentazione di se stessi e il colloquio.

A partire da settembre poi sono stati condotti dal nostro consulente per l’orientamento alcuni incontri individuali con ciascun beneficiario, con l’obiettivo di disegnare per ognuno un progetto formativo individuale e farli conoscere con l’azienda individuata per l’esperienza di formazione on the job; in questa fase è stata necessaria una intensa ricerca di altre fonti di finanziamento per permettere a tutti e cinque i componenti del nucleo familiare di mettersi in gioco in materia di orientamento e inserimento lavorativo, terminata con l’inserimento di 2 beneficiarie all’interno di PUOI 2 di Anpal Servizi, un programma rivolto proprio a titolari e richiedenti di protezione internazionale.

Oggi possiamo fare un primo bilancio e vedere a che punto siamo del percorso:

/ Yalda, ostetrica e infermiera, da ottobre sta svolgendo un’esperienza della durata di 6 mesi come assistente infermiera/ostetrica presso la Clinica Candela, un’azienda della nostra rete che si è subito mostrata disponibile ad accogliere Yalda e a sposare la mission del progetto. 

/ Sahar, insegnante di scuola elementare, da ottobre sta svolgendo un’esperienza della durata di 6 mesi presso una nuova scuola dell’infanzia

/ Hedayatullah in questo momento sta svolgendo un‘esperienza di sei mesi come tutor di lingua inglese alla Thomas More

/ Pari, mamma di Hedayatullah e Yalda, inizierà invece il suo percorso di formazione on the job presso il Centro delle Culture Ubuntu come “animatrice all’infanzia” con i bimbi della fascia di età compresa tra i 6 mesi e i 2 anni

/ Jamila, sorella di Pari, per il sistema italiano in età pensionabile, così abbiamo costruito un progetto non legato all’inserimento lavorativo che la coinvolgesse in una formazione individuale sui principi base del mondo sartoriale

Tanta strada ancora resta da fare e le prossime tappe saranno molto importanti, ma possiamo dire con soddisfazione, nell’anniversario del loro arrivo a Palermo, che tutti i componenti del nucleo familiare oggi sono impegnati in più attività sociali, frequentano la scuola per il conseguimento della licenza media o sono impegnati in una politica attiva. 

Tutto ciò è stato possibile anche grazie al ruolo dei partner sostenitori, a partire dalle aziende della nostra rete delle imprese accoglienti e da realtà come l’Istituto Valdese, che sta permettendo ai più piccoli di frequentare la scuola e usufruire del pullmino scolastico in maniera del tutto gratuita, o del CPIA Nelson Mandela che ha supportato l’inserimento scolastico della famiglia con grande sensibilità rispetto alle esigenze e ai bisogni di questa.