#MELOMERITO è una campagna per aumentare la consapevolezza su chi siano oggi i poveri nel nostro Paese, quali siano le loro storie, le sfide quotidiane che affrontano, i loro sogni e i loro bisogni, contestando il concetto di “merito”, una trappola che in una società con grandi diseguaglianze diventa strumento per giustificare il taglio del welfare e l’assenza di misure adeguate che favoriscano una vita dignitosa a tutte e tutti.
“Paghiamo le persone per stare sedute sul divano”, “non vogliono lavorare”, “è colpa loro”, fino a definire “furbetti” e “parassiti” coloro che accedono a forme di sostegno; sono tantissimi gli stereotipi e i pregiudizi che accompagnano da qualche tempo la povertà, un odio verso i poveri che ha vissuto la sua fase più violenta in seguito all’istituzione del Reddito Di Cittadinanza e alla retorica scatenata da gran parte dell’opinione liberale italiana. In questa guerra di esclusione ha avuto un ruolo fondamentale il “merito”; un concetto brandito come un’arma per dare un accesso condizionato e non universale al diritto al reddito, l’unità di misura che permette di distinguere i degni dagli indegni, i meritevoli dagli immeritevoli, i colpevoli dagli innocenti.
La povertà però non è mai una colpa dell’individuo, ma il frutto di un sistema ingiusto.
Nel 2023 2,2 milioni di famiglie residenti in Italia erano in povertà assoluta, il livello più alto di sempre. I minori coinvolti sono saliti a 1,3 milioni, il 14%. Questo dato drammatico non rappresenta ancora le conseguenze dell’abolizione del reddito di cittadinanza, scattata solo nel 2024, una misura che con le sue imperfezioni aveva fornito un supporto fondamentale nella quotidianità. In linea con il grande tema del “lavoro povero”, evidente è l’esplosione della povertà estrema tra i nuclei in cui la persona di riferimento è un lavoratore dipendente: l’incidenza ha toccato il 9,1%, dall’8,3% del 2022, riguardando oltre 944mila famiglie. Segno che è fuori controllo l’emergenza dei bassi salari, complice l’inflazione che diminuisce il potere d’acquisto.
In questi mesi abbiamo potuto osservare un cambiamento nella platea di persone che cercano di accedere a forme di sostegno al reddito, con la forbice dell’età che si è allargata, le storie che sono cambiate includendo sempre più laureati e working poor, e sempre più soggetti che sono rimasti esclusi sia dal mercato del lavoro che dalle nuove misure di sostegno.
Qui troverete le interviste agli utenti e alle utenti degli sportelli territoriali di SEND e booq e i punti di vista del nostro staff di operatori professionisti, per dare a tutte e a tutti gli strumenti per riconoscere il pregiudizio, combatterlo e ribaltarlo.
#melomerito è una campagna di Send e booq nell’ambito del progetto Usciamo Insieme, Dipartimento della famiglia e delle politiche sociali Regione Sicilia Avviso pubblico DDG 1173/2022.
Chi sono oggi i poveri in Italia?
Ha senso parlare di merito in una società con grandi diseguaglianze?
Ne abbiamo parlato con Gabriella Lo Presti, psicologa orientative e responsabile delle politiche attive di SEND.
Cos’è la povertà educativa?
Come influisce sul futuro delle persone?
Ne abbiamo parlato con Sara Di Rosa, psicologa sociale e orientatrice di SEND.
Domenico, la passione per il suo lavoro e il trauma dello sfruttamento.
Non solo una storia, un insieme di esperienze e imprevisti, ma un appello a riconsiderare cosa significhi “meritarsi” l’aiuto in una società che giudica troppo spesso senza comprendere.
Mario, una vita di lavoro e la rabbia per rivendicare dignità.
Una storia di determinazione, di fatica e sacrifici, di un uomo appassionato che ha sempre lavorato sin da giovane e che senza il lavoro affronta giornate che non finiscono mai, ma senza mai arrendersi.
Adriana, dal sogno della danza alle brutte esperienze nel mondo del lavoro.
Una storia di partenze e ritorni, di tanti lavori diversi e purtroppo anche di sfruttamento e diritti negati, fino quasi a perdere la speranza ma mai la voglia di combattere.
Ente di Terzo Settore.
Agenzia per il lavoro e la giustizia sociale.
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+39 091 6172420
Orari di apertura
Dal lunedì al venerdì
dalle 9.30 alle 13.30