Strategie di orientamento e mediazione in CLAP: l’esempio dello Sportello Itinerante
Basato su un modello peer-to-peer, lo sportello itinerante promuove l'integrazione sociale e professionale attraverso il supporto e la guida di individui con esperienze simili, enfatizzando l'importanza delle relazioni sociali e dello scambio di esperienze.

Il progetto CLAP, frutto della collaborazione tra SEND, Booq e la Gambian Association, punta a guidare giovani migranti verso l’indipendenza nella città di Palermo. Un elemento centrale di questo progetto è lo “sportello itinerante”, un primo contatto per i giovani migranti che offre loro orientamento e dati sui servizi disponibili.

Grazie alla conoscenza del territorio e delle comunità migranti, la Gambian Association guida l’attività di sportello itinerante, facilitando il contatto e il coinvolgimento dei giovani. Questo impegno si basa su una solida esperienza e su una formazione specifica in tecniche di orientamento peer-to-peer fornita da SEND, ispirata a precedenti iniziative di successo.

La scelta di questo approccio non è casuale. 
Da un lato, la ricerca nel campo delle scienze sociali ha dimostrato che il supporto tra pari gioca un ruolo cruciale nel benessere psicologico e nell’integrazione sociale dei giovani migranti, e come questo tipo di sostegno aiuti a ridurre il senso di isolamento e le difficoltà di adattamento, creando un ambiente di apprendimento basato sulle esperienze condivise e sulla crescita della resilienza; 
dall’altro, l’assenza nel contesto di una reale mediazione culturale nelle politiche attive per il lavoro ha creato spazi di esclusione, spingendo negli anni all’ideazione di diversi progetti che attorno alla figura dell’orientatore peer-to-peer hanno costruito un modo innovativo di generare un circolo virtuoso di inclusione.  

Nel solco quindi di esperienze come In Gioco, Ragazzi Harraga a SAAMA, il progetto CLAP adotta quindi un modello di orientamento e mediazione “peer-to-peer”, in cui i giovani migranti trovano guida e ispirazione in persone con esperienze simili alle loro. Questi ultimi, oltre a fornire orientamento di base, agiscono come mediatori in un percorso di apprendimento, dove le abilità sociali e culturali si acquisiscono in maniera spontanea. Questo ambiente favorisce un orientamento più efficace e un’integrazione più profonda, rendendo le informazioni e le competenze più accessibili e personali.

La centralità degli orientatori peer-to-peer in CLAP, oltre a essere una scelta metodologica, è una strategia concreta che valorizza le relazioni sociali e lo scambio di esperienze come leve per un’integrazione che possa cambiare davvero il percorso di vita delle persone. Questo approccio multidimensionale non si limita a offrire sostegno pratico ma si estende al benessere psicosociale, affrontando il processo di integrazione in tutta la sua complessità e da tutti i punti di vista.

Lo sportello itinerante diventa così una piattaforma di orientamento e mediazione, un luogo di inclusione che sfrutta la metodologia peer-to-peer per accompagnare i giovani migranti verso risorse e opportunità di crescita personale e professionale. 

CLAP è un’iniziativa di SEND, in collaborazione con Booq e la Gambian Association di Palermo, con il supporto del Fondo di Beneficenza di Intesa San Paolo.