Una bibliografia sulle nuove povertà
Una bibliografia dedicata alle nuove povertà, disponibile per la consultazione e il prestito da booq.

All’interno del progetto USCIAMO INSIEME, realizzato da booq e SEND e finanziato dal Dipartimento della famiglia e delle politiche sociali Regione Sicilia Avviso pubblico DDG 1173/2022, SEND ha curato una bibliografia dedicata alle nuove povertà, ora disponibile per la consultazione e il prestito da booq. 

La sezione bibliografica offre una selezione parziale ma essenziale sulle sfide legate alle nuove forme di povertà, e pensiamo possa rappresentare un utile strumento per operatori del settore, ricercatori e cittadini interessati. Tutti i libri elencati nella bibliografia possono essere presi in prestito da booq, il cui catalogo completo è consultabile online al seguente link: https://www.booqpa.org/catalogo/.

L’obiettivo è condividere analisi e letture per contrastare le nuove povertà, promuovendo una narrazione non colpevolizzante e orientata alla giustizia sociale. La bibliografia allegata speriamo possa rappresentare una risorsa per approfondire queste tematiche e contribuire alla creazione di una rete di supporto e conoscenza.

La democrazia del reddito universale

Autori vari
Manifesto Libri - 2023

Una nuova edizione del primo libro pubblicato in Italia capace di presentare in modo sistematico la tematica del reddito di base. Il testo è uscito la prima volta nel 1997: si tratta di una raccolta di saggi dei massimi pensatori che sul tema si sono espressi, da Alain Caillé a Claus Offe, da David Purdy a Philippe Van Parijs, passando per Andrea Fumagalli, Marco Bascetta e Giuseppe Bronzini. Ripubblicare questo volume oggi vuole dire ribadire alcune questioni che, già chiare alla fine degli anni Novanta, sono diventate assolutamente dirompenti nella contemporaneità. Oggi, nel contesto della crisi generalizzata dell’occupazione stabile e della precarizzazione esistenziale, si impone la necessità di aggiornare le politiche sociali garantendo reddito, protezione e libertà di scelta al bacino in espansione del non lavoro e del lavoro intermittente e precario. Il reddito di base è dunque, oggi più dí allora, strumento fondamentale per puntare a una società più equa. Questa versione aggiornata del volume si avvale dì una nuova introduzione di Andrea Fumagalli e dì una postfazione a cura di Andrea Fumagalli e Cristina Marini, che offrono una esaustiva panoramica del dibattito più recente su una questione cruciale per la politica della sinistra e per la democrazia.

Un futuro più giusto. Rabbia, conflitto e giustizia sociale

Fabrizio Barca; Patrizia Luongo
Il Mulino - 2020

Un’agenda radicale: intervenire subito perché nessuno resti indietro nella crisi da Covid-19. È urgente imboccare la strada di un futuro più giusto, prendendo di petto il problema dei problemi: le gravi disuguaglianze e il senso di ingiustizia e impotenza che mortificano il paese. La crisi Covid-19 ha reso ancora più evidente questo stato di cose e ha aperto molteplici scenari. Come evitare che gli squilibri di potere e di ricchezza crescano ancora? O che prevalga una dinamica autoritaria? Quali sono le cause delle disuguaglianze e le responsabilità della politica e delle politiche? È possibile indirizzare l’accelerazione della trasformazione digitale alla diffusione di conoscenza e alla creazione di buoni lavori? E come? Come far funzionare la «macchina pubblica» e assicurare il confronto democratico sulle decisioni? Come assicurare dignità e partecipazione strategica al lavoro? Come affrontare la crisi generazionale? Sviluppando le «15 proposte per la giustizia sociale» elaborate dal Forum Disuguaglianze Diversità, alleanza originale di cittadinanza attiva e ricerca, il volume offre una risposta a queste domande, fornendo uno schema concettuale per affrontare l’incertezza e soluzioni operative per cambiare rotta.

La buona educazione degli oppressi. Piccola storia del decoro

Wolf Bukowski
Alegre- 2019

È in corso da anni una guerra, combattuta tra le strade delle città, contro poveri, migranti, movimenti di protesta e marginalità sociali. Le sue armi sono decoro e sicurezza, categorie diventate centrali nella politica ma fatte della sostanza di cui son fatti i miti: Furio Jesi chiamava idee senza parole gli artifici retorici di questo tipo, con cui la cultura di destra vagheggia fantomatici «bei tempi andati» di una società armoniosa. Lo scopo è cancellare ogni riferimento di classe per delimitare un dentro e un fuori, in cui il conflitto non è tra sfruttati e sfruttatori ma tra noi e loro, gli esclusi, che nel neoliberismo competitivo da vittime diventano colpevoli: povero è chi non si è meritato la ricchezza. Il mendicante che chiede l’elemosina, il lavavetri ai semafori, il venditore ambulante, il rovistatore di cassonetti, dipinti come minacce al quieto vivere. I dati smentiscono ogni affermazione ma non importa, la percezione conta più dei fatti: facendo appello a emozioni forti, come la paura, o semplificazioni estreme, come il «non ci sono i soldi» per le politiche sociali, lo scopo delle campagne securitarie diventa suscitare misure repressive per instillare paure e senso di minaccia. A essere perseguita non è la sicurezza sociale, di welfare e diritti, ma quella che dietro la sacra retorica del decoro assicura solo la difesa del privilegio. Sotto la maschera del bello vi è il ghigno della messa a reddito: garantire profitti e rendite tramite gentrificazione, turistificazione, cementificazione, foodificazione. Wolf Bukowski ripercorre come l’adesione della sinistra a questi dogmi abbia spalancato le porte all’egemonia della destra. Una perlustrazione dell’«abisso in cui, nel nome del decoro e di una versione pervertita della sicurezza, ci sono fioriere che contano come, e forse più, delle vite umane».

Un’etnografia critica sul Reddito di Cittadinanza

Maristella Cacciapaglia
Meltemi - 2023

Il volume si propone come un’etnografia critica incentrata sulla voce dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza in un’area marginale del nostro paese. Tramite il loro vissuto, si intende comprendere e far comprendere la condizione simbolica, materiale ed esistenziale in cui quei soggetti vivono tutti i giorni, ma anche la loro esperienza rispetto ai processi di una politica pubblica tra le più discusse degli ultimi tempi. Il contesto prescelto è quello della città di Taranto, nel Mezzogiorno d’Italia, dove le criticità ambientali si intrecciano con quelle sociali, oltre che con le possibilità di costruire “una vita senza welfare”.

Tutto da perdere: Rapporto su povertà ed esclusione sociale in Italia

Caritas
Palumbi - 2023

Il Rapporto di Caritas Italiana del 2023 si sofferma come di consueto sulla povertà e l’esclusione sociale nel nostro Paese, riportando numeri e storie, evidenze empiriche e tendenze di lungo periodo, problemi e risposte. 

L'odio dei poveri

Roberto Ciccarelli
Ponte alle Grazie - 2023

Che cos’è l’«odio dei poveri» che dà il titolo a questo libro? È l’odio verso i poveri o il loro odio verso chi li definisce tali, confermandone e approfondendone la subalternità? A partire da questa doppia definizione, L’odio dei poveri si rivela non un semplice saggio su quello che un tempo si sarebbe chiamato «odio di classe», ma una disamina acuta e originale dei conflitti sociali e di potere che indirizzano il nostro linguaggio: termini taglienti e spesso di difficile comprensione come «occupabili», «inclusione attiva», «reddito di cittadinanza», «povertà assoluta» e «relativa» e soprattutto il bicefalo «workfare» – la versione impoverita del welfare – rappresentano in Occidente l’arma più astuta usata dal sistema per governare la precarietà delle vite. In un momento in cui lo slittamento a destra dell’assetto politico sembra non aver fine (e in Italia il governo Meloni svela il suo lato più inquietante e punitivo ai danni dei poveri), Roberto Ciccarelli decostruisce un importante pezzo di storia e di microfisica del potere attuale, fornendo nuovi strumenti all’opposizione politica.

Classi pericolose. Una storia sociale della povertà dall’età moderna a oggi

Enzo Ciconte
Laterza - 2022

Le disuguaglianze economiche sono antiche quanto l’umanità e i poveri, purtroppo, sono sempre esistiti. Quello che è cambiato storicamente è il modo in cui gli ultimi sono stati considerati e trattati. Questo libro tesse le fila di una secolare vicenda che parte dagli albori dell’età moderna, quando per la prima volta il povero perde la concezione sacrale che aveva avuto nel Medioevo e diventa agli occhi dei gruppi dominanti colpevole del proprio stato. S’avvia un processo di criminalizzazione per cui accattoni, vagabondi, stranieri iniziano a essere percepiti come una minaccia. La società via via si trasforma sotto l’impulso di una borghesia che trionfa sulle altre classi sociali imponendo una nuova cultura e un diverso stile di vita, pretendendo il decoro delle città e dei comportamenti delle persone che le abitano, difendendo con ogni mezzo la proprietà e la sicurezza. L’idea che i poveri, e più di recente i contadini e gli operai, siano un pericolo sociale diventa pratica di governo, si trasforma in leggi, seleziona i soggetti che devono essere sorvegliati e, nel caso, messi al bando o rinchiusi lontano dal consesso civile. È una storia che dal Cinquecento arriva all’oggi, evidenziando linee di sconcertante continuità.

Le Grandi Dimissioni

Francesca Coin
Einaudi - 2023

Ci hanno sempre ripetuto che il lavoro è ciò che ci definisce, il fondamento della nostra dignità di esseri umani. E allora perché, in tutto il mondo, sempre più persone si dimettono? Negli ultimi anni abbiamo avuto diverse occasioni per chiederci se la vita che stiamo vivendo è quella che vogliamo vivere. Per molti la risposta è stata no. Questo perché è cresciuta l’indisponibilità a sottostare a regole tossiche e vessatorie che numerosi contesti lavorativi impongono. A partire dal vissuto delle lavoratrici e dei lavoratori – soprattutto in Italia – Francesca Coin analizza le ragioni della crescita di una tendenza del tutto inattesa, e mostra come oggi dimettersi significhi non solo impedire alle condizioni di sfruttamento di deteriorare la nostra salute e le nostre relazioni, ma anche riconquistare tempo per noi stessi e per la nostra vita.

Aporofobia

Adela Cortina
Timeo - 2023

E se molti dei conflitti sociali che di norma imputiamo a sentimenti razzisti o xenofobi celassero in realtà una matrice comune, che ha a che fare più con lo status economico che con l’etnia o nazionalità delle persone? Se fosse la povertà il catalizzatore che amplifica la naturale diffidenza per ciò che è diverso trasformandola in avversione, disprezzo, terrore? I limiti del nostro pensiero coincidono con i limiti del nostro linguaggio, e dare un nome alle patologie sociali è il primo passo per iniziare a curarle. Finora non esisteva un termine per definire una realtà sociale ubiqua, permeata da atteggiamenti di paura, rifiuto e ostilità. Adela Cortina a questa realtà ha dato un nome, destinato ad acquistare sempre più peso nel dibattito sociopolitico: aporofobia, la paura dei poveri. È stato un sentimento aporofobo a indirizzare le politiche pubbliche in un’ottica sempre più marginalizzante: in un mondo dominato dal mercato, anni di ordinanze antidegrado e architettura ostile hanno fatto di tutto per allontanare dal nostro sguardo i corpi che recano i segni tangibili del devastante effetto che le logiche capitaliste hanno sulla società. Cortina scrive che «la storia consiste, almeno in una certa misura, nel dare un nome alle cose», ed è quello che si propone di fare con questo libro, fornendoci uno strumento per interpretare in modo più lucido le dinamiche quotidiane di esclusione e mettere a punto delle strategie per eliminarle. Prefazione di Christian Raimo.

Combattere la povertà. L’Italia dalla Social card al Covid-19

Cristiano Gori
Laterza - 2020

«Non si tratta di una cronaca degli avvenimenti né di un’analisi puntuale delle varie misure e dei loro effetti. È piuttosto la “ricostruzione esplicativa” della politica italiana contro la povertà dell’ultimo decennio, effettuata da un protagonista di quella stagione» – Maurizio Ferrera, La Lettura A partire dalla crisi economica cominciata nel 2008, la povertà è cresciuta enormemente in Italia ed è arrivata a toccare anche parti della società mai a rischio in precedenza. Un quadro che le pesanti conseguenze del Covid-19 rendono ancor più drammatico e preoccupante. Per lunghi decenni la politica italiana si era ostinatamente disinteressata dei più deboli. Mai si era andati oltre soluzioni residuali, come la Social card introdotta all’inizio della crisi. Poi lo scenario è cambiato: sono arrivati attenzione, fondi, rilievo politico e relative tensioni. Gli esiti sono stati l’introduzione del Reddito d’inclusione (Rei), la prima misura nazionale contro la povertà, e la sua sostituzione con il Reddito di cittadinanza. Il successivo irrompere del Covid-19 ha reso necessario predisporre ulteriori risposte. Cristiano Gori, studioso e ‘lobbista dei poveri’, è stato testimone diretto della definizione dei nuovi interventi di contrasto alla povertà. In questo libro guida il lettore in un viaggio lungo il percorso riformatore di anni insieme tormentati e fondativi per il nostro welfare.

Sostegno ai poveri: quale riforma? Dal Reddito di Cittadinanza alle Misure del Governo Meloni

Maino Franca, Sacchi Stefano, Lodigiani Rosangela, Ciarini Andrea, Raitano Michele, Gallo Giovanni
Egea - 2023

Poche prestazioni sociali in Italia sono state oggetto di aspri scontri, anche ideologici, quanto il Reddito di Cittadinanza (RdC). Da un lato la retorica della panacea contro i mali del welfare italiano e dell’abolizione della povertà; dall’altro quella di una misura che incentiva l’ozio, facile preda dei «furbetti» quando non delle organizzazioni criminali. Coerentemente con le promesse fatte in campagna elettorale, il governo Meloni ha introdotto una riforma che supera il RdC, integralmente sostituito da nuove misure di contrasto alla povertà e di inclusione lavorativa: l’Assegno di Inclusione e il Supporto per la Formazione e il Lavoro. La riforma Meloni va nella direzione di superare i limiti e correggere gli errori di disegno e attuazione del RdC? Le nuove misure funzioneranno oppure la riforma avrà creato nuovi problemi, forse maggiori di quelli che si propone di risolvere? Per rispondere a queste domande, il volume prende le mosse da un’analisi sistematica dei risultati e dei limiti principali del RdC nei suoi quattro anni di vita. Questo consente di avanzare delle considerazioni sulla riforma Meloni, valutandola rispetto a come dovrebbe funzionare uno schema di contrasto alla povertà, un tema al centro dell’elaborazione progettuale e dell’azione dell’Alleanza contro la povertà in Italia sin dalla sua costituzione. Sostegno ai poveri: quale riforma? si rivolge a un pubblico vasto, interessato alle questioni economiche e sociali del nostro Paese, così come al pubblico dell’accademia e al mondo di chi si occupa professionalmente delle politiche sociali, e ai giornalisti e ai policy-maker che si occupano di questioni di politica economica. Il volume è il frutto del lavoro svolto dagli autori nel Comitato scientifico dell’Alleanza contro la povertà in Italia, nata nel 2013, che raggruppa un ampio numero di soggetti sociali che hanno deciso di contribuire in maniera collettiva alla costruzione di adeguate politiche pubbliche contro la povertà assoluta nel nostro Paese.

La povertà in Italia. Soggetti, meccanismi, politiche

Saraceno Chiara, Benassi David , Morlicchio Enrica
Il Mulino - 2022

Il libro esplora le dimensioni strutturali della povertà nel nostro paese in un’ottica comparata. La povertà è un fenomeno multidimensionale, prodotto dall’interazione di una pluralità di elementi e non legato soltanto alla mancanza di lavoro. Ne sono corresponsabili, in Italia, la crescente precarietà del mercato del lavoro, i bassi tassi di occupazione femminile, la frammentazione e l’eterogeneità del sistema di protezione sociale, la scarsa e diseguale disponibilità di servizi di conciliazione famiglia-lavoro, le forti differenze territoriali. Un quadro reso ancora più difficile dalle due crisi che hanno caratterizzato i primi vent’anni del secolo, quella finanziaria del 2008 e quella pandemica. In assenza di politiche che agiscano sull’intero complesso di questi fattori, il solo aumento dell’occupazione non è sufficiente ai fini di una riduzione della povertà.

Disciplinare i poveri. Paternalismo neoliberale e dimensione razziale nel governo della povertà

Soss Joe, Fording Richard C., Schram Sanford F., Busso S., Graziano E.
Mimesis - 2022

Disciplinare i poveri affronta la trasformazione del governo della povertà negli ultimi quaranta anni negli USA: cosa è successo e perché, come funziona oggi il welfare e come influisce sulle persone. Sviluppa un resoconto preciso di come si plasmi la governance della povertà e chiarisce il ruolo centrale della questione razziale all’interno di questa trasformazione. Collegando la riforma del welfare ad altri sviluppi politici, gli autori analizzano varie forme e fonti di dati per spiegare le origini, le pratiche e le conseguenze di una nuova modalità di governance della povertà. Lo studio traccia un percorso di questo nuovo modello: dal livello federale a quello statale e di contea, fino alle differenze nei modi in cui gli street level bureaucrats prendono provvedimenti disciplinari nei singoli casi. Il risultato è un resoconto convincente di come il sistema di governance paternalista-neoliberale stia oggi disciplinando i poveri.

Le radici psicologiche della disuguaglianza

Chiara Volpato
Laterza - 2023

Come si alimentano le disuguaglianze? Quali processi psicologici impediscono a chi è in condizione svantaggiata di ribellarsi? E chi domina, come giustifica a se stesso e agli altri il proprio privilegio? Una chiave nuova e originale per capire a fondo una delle questioni centrali del nostro tempo. Le disuguaglianze sono tra le cause principali dell’infelicità collettiva: seminano sfiducia, indeboliscono la coesione sociale e mettono a rischio la democrazia. Perché, allora, i tentativi di contrastarle sono pochi e deboli? Questo libro esamina come le disuguaglianze vengono costruite, occultate, accettate, interpretate, contrastate. Esplora il gioco dei meccanismi di assoluzione o di colpevolizzazione rispettivamente dei dominanti e dei dominati seguendo due diverse prospettive: la prima si sofferma sui processi cognitivi e motivazionali che fanno sì che i privilegiati, che della disuguaglianza beneficiano, si convincono di possedere la ‘stoffa giusta’ e di meritare i propri vantaggi. La seconda ricostruisce i processi di chi subisce la disuguaglianza e la accetta, interiorizzandola.

Punire i poveri. Il nuovo governo dell'insicurezza sociale

Wacquant Loïc
DeriveApprodi - 2006

La svolta punitiva delle politiche penali negli ultimi decenni non deriva dal semplice adagio “delitto e castigo”. Annuncia l’introduzione di un nuovo governo dell'”insicurezza sociale” che tende a plasmare i comportamenti degli uomini e delle donne preda delle turbolenze della deregulation economica e della conversione dell’assistenza sociale in trampolino del lavoro precario. All’interno di questo dispositivo “liberale-paternalista” polizia e prigione ritrovano la loro funzione originaria: piegare le popolazioni e i territori insubordinati all’ordine economico e morale emergente. Questa politica della precarietà nasce negli Stati Uniti ed è qui che viene portato il lettore, alla ricerca delle origini di questo Stato carcerario.

Antologia degli sconfitti. Cronaca quasi poetica del presente

Niccolò Zancan
Einaudi - 2024

Sono vite che si muovono su un piano inclinato. Quando manca la prospettiva, esiste solo il presente, e ci si cade dentro come fosse un precipizio. L’affitto da pagare. La bolletta della luce. Trovare i soldi per il dentista e trovare un senso, un po’ di bellezza. Di mese in mese. Un eterno presente. Vite declinanti, senza riparo. Esistono i salvati e gli altri, questo libro è per gli altri. L’ex sindacalista della Cgil picchiata in strada per una questione di principio. L’aspirante giornalista pagato 3,30 lordi a cartella. Il ladro rimasto incastrato nel buco che stava scavando per fare un colpo a Roma. La barista di Portofino il cui stipendio mensile vale 340 bottigliette d’acqua, di quelle bottigliette che lei stessa porta in tavola. In un tempo in cui conta soltanto chi vince, e la vittoria consiste nell’arricchimento e nella notorietà, tutti gli altri perdono. E perdono anche il diritto alla soddisfazione, alla bellezza, alla pace. È saltato il paradigma che sorreggeva il secolo scorso.

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